Ermes
Ermes. Esercizi di coprogettazione in Reparto per sperimentare Metodologie ed Esperienze visive sul concetto di Soglia
è un’iniziativa che nasce nell’ambito della residenza Koinótes di Casa degli Artisti di Milano. Per l’occasione Progetti Specifici partecipa con Dear Onlus, collaborando come collettivo informale.
La residenza si ispira al termine “koinótes”, che simboleggia un profondo legame tra tutte le forme di vita sul pianeta. Questo concetto rappresenta un passaggio verso un’era post-antropocentrica, denominata Koinocene, un periodo caratterizzato da comunanza, somiglianza, comunione, partecipazione e relazione.
Sotto la guida di Olga Gambari, la residenza pone al centro il collettivo, costruendo una comunità fondata su relazioni, processi creativi e condivisione come principi cardine.
La collaborazione con Dear Onlus ha portato alla selezione di un percorso che coinvolge la comunità del reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Regina Margherita di Torino. Tra i partecipanti vi sono pazienti, prevalentemente pre-adolescenti e adolescenti (11-18 anni), caregiver, personale sanitario e educatrici.
Ermes fa uso di un metodo di ricerca qualitativa ispirato all’autoetnografia e alle cultural probes, applicando strumenti e tecniche dal mondo dell’arte.
Sia l’autoetnografia che le cultural probes permettono di esplorare un contesto culturale specifico analizzando le esperienze e i comportamenti delle persone coinvolte. L’autoetnografia si concentra sull’analisi e la narrazione delle esperienze proprie, mentre le cultural probes promuovono l’interazione attiva dei partecipanti attraverso l’uso di strumenti espressivi progettati per stimolare la documentazione e la riflessione sulla quotidianità e il contesto di riferimento.
Questo approccio mira a incentivare la creatività e a favorire la partecipazione attiva della comunità del reparto. Le informazioni raccolte e i materiali prodotti arricchiscono la ricerca culturale e artistica condotta da Dear e Progetti Specifici. L’obiettivo è quello di ritrarre efficacemente la complessa e delicata realtà della Neuropsichiatria Infantile, contribuendo a sensibilizzare e a promuovere la comprensione delle potenzialità di trasformazione sociale dei contesti di cura attraverso l’arte e la cultura.